Ceraso è un paese del Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano posto a 325 m sul livello del mare. Il suo nome deriva chiaramente dal latino cerasus, l’albero di ciliegie. È molto probabile che i greci di Focea e di Velia abbiano percorso tutto il territorio dell’odierno Comune di Ceraso nel salire alle Terre Rosse e al passo Beta. E non è da escludere che alcuni di essi, alla ricerca di buon legname per alimentare il cantiere navale di Velia, si fossero fermati, e poi trattenuti, sull’ampio terrazzo di fiume (fiume Palisco = montano, oggi Palistro) alla cui foce era il porto settentrionale di Velia. Località che apparve loro assai ridente, vista dall’alto delle Tempe, ricca com’era di piante di ciliegio del genere prunus. Un terrazzo circondato da annose piante d’alto fusto. Certamente vi si trattennero quando la località divenne un importante nodo viario. Vi giungeva, infatti, la via fluviale, la via lungo il Palistro; passava a poca distanza da quel luogo, la via per le Terre Rosse; di là partiva la comoda via che per le odierne Coste delle monache portava al passo Alfa (Cannalonga) e di là nel Vallo di Diano.
La prima notizia documentata di Ceraso, una pergamena di Papa Eugenio III, risale al 6 maggio 1149, anche se alcuni elementi, il culto di San Nicola di Mira, il toponimo, Kerasous che ci riporta alla città omonima nel Ponto, fanno pensare che il borgo fosse stato fondato prima dell’anno 1000. Il borgo sorse intorno ad un importante via di collegamento “La Via del Sale” che collegava le vie Veline con la costa Ionica. La sua importanza crebbe quando durante l’età romana fu aggiunta un’altra via oggi chiamata “Costa delle Monache”, che collegava il paese con una stazione daziaria romana “Corneto” oggi Vallo della Lucania e durante il Medioevo aveva raggiunto un notevole sviluppo socio economico. Lo sviluppo urbanistico del centro storico di Ceraso è stato determinato da un elemento predominante, rappresentato dalla Chiesa Parrocchiale di San Nicola, che ben rappresenta la nobile storia di questo piccolo centro urbano del Cilento. La Chiesa Parrocchiale di San Nicola, tra le più belle della Diocesi, sorprende proprio per le sue grandi dimensioni in rapporto al centro abitato, che oggi conta meno di mille abitanti. L’edificio, nella conformazione attuale, è stato eretto nel XVIII secolo, sulla base della chiesa originaria del XIV secolo. La piazza di Ceraso è caratterizzata dalla presenza di due palazzi: Palazzo Di Lorenzo (XIX secolo) è una delle costruzioni più imponenti di Ceraso e Palazzo Iannicelli (XIX secolo) costituisce la chiusura della piazza principale del paese verso il rione della chiesa. Il rione detto “Capo ru prevate” è dominato dal palazzo della famiglia Castiello che ancora presenta elementi di notevole interesse, come il portale in pietra e i torrini laterali.