Mandia è un paese del Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano posto a 510 metri sul livello del mare, contornata da due fiumi che a valle del paese confluiscono a formare l’Alento. Probabilmente la presenza dei greci approdati sulle coste cilentane e successivamente l’influenza dell’Impero Romano radicato in tutto il territorio, spiegano la possibilità di un primo insediamento urbanistico che può confermare l’esistenza di Mandia. La prima menzione ufficiale della sua esistenza risale al 1187, anche se lo stesso toponimo risulta esistente già in altri documenti risalenti ad anni precedenti. Le origini del nome Mandia (Mannìa nel dialetto locale) non sono certe. Potrebbe derivare da “mandia“, termine antico e desueto per indicare il mantello monastico nero con angoli ornati di velluto o seta di colore viola scuro o rosso cupo, usato nei riti della Chiesa orientale; oppure dalla forma dialettale antica di “magnìa, mannìa, magna” ad indicare un luogo di transumanza per il bestiame, come pure da “mandra“, che è la forma dialettale di mandria, e significare quindi il luogo dove trovavano riposo i pastori, custodi della mandria. Infine l’origine potrebbe derivare da “manna“.
Sicuramente Mandia fu messa a ferro e fuoco dai soldati al seguito degli Aragonesi di Sicilia tra il 1290 e il 1291, tant’è che Carlo II d’Angiò, re di Napoli, per favorirne di nuovo l’insediamento, concesse agli abitanti l’esonero fiscale totale. Poco resta degli antichi fortilizi del paese, che, benché povero, ebbe una sua collocazione territoriale e strategica. Il Giustiniani ai primi dell’800 scrive che il casale di Mandia era fortificato “con due porte, una verso levante, un’altra verso occidente. In mezzo tiene un’alta torre e vi si osservano i suoi fossati”. Oggi possiamo osservare le mura di cinta e le torri descritte, parzialmente rovinate dalle mani dell’uomo. E’ possibile, sin dalla mattina, praticare delle interessanti escursioni guidate nei sentieri montani di Mandia attraversando gli immensi castagneti, per raggiungere alcuni luoghi suggestivi all’interno del bosco, ricco di una vasta flora e fauna selvatica, ascoltando il silenzio dei monti circostanti e i piacevoli suoni della natura. Da visitare sono: la Cappella della Vergine del Principio e Chiesa dedicata a San Giovanni Battista.