San Marco di Castellabate è un paese del Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano, frazione del comune di Castellabate. Il centro di San Marco, composto da costruzioni di fine Ottocento, è localizzato a piazza Giuseppe Comunale dove è edificata la chiesa di San Marco Evangelista, costruita nel 1915, che presenta un campanile a tre piani con base quadrata di stile romanico con orologio. È la sede del porto peschereccio-turistico moderno di Castellabate, edificato nei pressi dell’antico approdo greco-romano. Comprende la località Torretta, che rappresenta la sua zona commerciale, dove si trova una masseria fortificata seicentesca chiamata appunto la “Torretta“. In passato era la residenza di alcuni marchesi e veniva utilizzata per la produzione di svariati prodotti agricoli. La torre inglobata nella struttura agricola aveva una funzione sia di avvistamento che di difesa da eventuali assalitori.
Il territorio di San Marco è stato popolato fin dal paleolitico, come testimoniano i reperti rinvenuti nei pressi della grotta marina emersa lungo la sua costa. Viene riconosciuto come la città romana tardo-imperiale di Erculia: il centro abitato con l’approdo greco-romano, la necropoli e il monastero di Santa Maria de Gulia (probabile trasposizione di Erculia), documentato fin dal 980, situato lungo la strada litorale che collegava Paestum a Elea. Nel 1168 viene identificato come il casale di “Sancti Marci”, alle dipendenze della baronia del Castello dell’abate. Il borgo, originariamente sito a ridosso dell’attuale porto, è andato sviluppandosi negli ultimi decenni dei XX secolo, anche per via dell’incremento della presenza turistica, inglobando anche la località più interna della “Torretta”. I resti di un approdo greco-romano affiorano dalle acque di San Marco in prossimità della struttura portuale moderna costruita nel 1954. Il primo nucleo abitativo del paese si è costituito proprio intorno a questa struttura. Il porto di San Marco, identificata con l’antica città romana di Erculia o Ercolam, veniva considerato il principale scalo di approvvigionamento per le imbarcazioni dirette al porto di Miseno nonché base militare o sito di appoggio per la flotta imperiale. Ad avvalorare ulteriormente questa ipotesi è il ritrovamento nelle acque antistanti il porto di San Marco negli anni 60 di alcune ancore di piombo (risalenti tra il I e il II secolo d.c) contraddistinte dalla scritta ter. Questa dicitura sta indicare la tipologia di imbarcazione a cui le ancore erano destinate: le triremi. San Marco è sede di una necropoli situata nei pressi della passeggiata che dal porto moderno conduce al Pozzillo. La necropoli raggiunge i 7000 metri quadrati e le sue 151 tombe si trovano quasi esclusivamente all’interno di suoli privati. I pochi resti di quelle che spuntano dal suolo comunale sono state in parte cementificate per la realizzazione della passeggiata panoramica. Le spiagge sabbiose presenti sono: quella “del Pozzillo”, condivisa con Santa Maria e quella “della Grotta”, che prende il nome dalla grotta naturale emersa dove sono stati ritrovati alcuni reperti paleolitici. Nei pressi del porto, rivolta verso il mare è situata l’antica cappella di San Marco di Castellabate che risale al XVI secolo da pochi anni ristrutturata.